Il rischio di soffocamento da cibo rappresenta una delle conseguenze più serie della disfagia. Gestire la patologia nel modo corretto aiuta a prevenire il problema. Vediamo come ci si deve comportare senza farsi prendere dall’ansia.
Modificare la consistenza dei cibi in base al livello di gravità della disfagia assumere la postura corretta durante i pasti, sono i due principali accorgimenti per mangiare in sicurezza e prevenire uno dei timori più seri collegati alla disfagia, ovvero il rischio di soffocamento da cibo.
Può tuttavia capitare che, nonostante ogni precauzione, un frammento più o meno voluminoso di un boccone prenda la via sbagliata, introducendosi nelle vie respiratorie, ostruendole. Vediamo insieme come capirlo e cosa fare.
I campanelli d’allarme
I segnali dell’inalazione di cibo che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme a chi sta accanto alla persona che ha principio di soffocamento sono abbastanza inequivocabili, ma vanno riconosciuti tempestivamente: un immediato intervento può infatti scongiurare l’asfissia, salvando addirittura la vita.
Segnali iniziali di soffocamento |
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Quando e come intervenire
Potrebbe succedere che l’inizio di soffocamento si risolva con qualche colpo di tosse spontaneo, che aiuta a favorire la rimozione del cibo dalla trachea. Se questo non dovesse succedere e ti trovi ad assistere una persona a rischio di soffocamento, il tuo ruolo diventa fondamentale.
Innanzitutto è necessario:
- mantenere la calma, per non peggiorare lo stato di agitazione nel quale comprensibilmente si trova in quel momento il soggetto che soccorri
- se la tosse si rivela efficace, e le difficoltà respiratorie sembrano sotto controllo, è sufficiente incoraggiare a tossire di nuovo, controllando che tutto torni nella norma.
In caso contrario, è indispensabile che tu sappia esattamente come ti devi comportare e quali procedure mettere in atto per far tornare al più presto la respirazione nella norma.
Quando ci si prende cura di un soggetto a rischio potenziale di soffocamento - come può capitare in caso di disfagia -, per mantenere calma e lucidità così da essere veramente d’aiuto, non si deve mai improvvisare.
Per sentirsi veramente sicuri si devono mettere in atto specifiche manovre d’emergenza diventate quasi automatiche dopo averle imparate da personale sanitario o frequentando un corso di primo soccorso.
Cosa fare se la situazione è seria
Non perdere tempo, se qualche colpo di tosse non basta a far riprendere fiato alla persona che soccorri e non sai cosa fare, chiama subito il 118 e ti sapranno guidare mentre arrivano i soccorsi.
COSA FARE IN CASO DI SOFFOCAMENTO
Rimuovere dalla bocca i residui di cibo e, se presente, la protesi dentaria | Far distendere il soggetto e liberare il cavo orale dal cibo usando l’apposito aspiratore, se disponibile, oppure pulisci accuratamente la bocca con un dito avvolto nella garza. |
Effettuare la cosiddetta manovra di Heimlich | Se il soggetto è in piedi e cosciente, mettiti dietro di lui e circondalo con entrambe le braccia all’altezza dello stomaco, mettendo una mano chiusa a pugno dove finisce lo sterno e l’altra sovrapposta. Tira le tue mani con forza, comprimendo l’addome con movimenti decisi dal basso verso l’alto, ripetendo la manovra fino a quando il cibo risalirà alla bocca, da dove andrà subito rimosso. La manovra può essere effettuata anche se il malato è in sedia a rotelle ed è cosciente. |
Manovra alternativa | Sempre in caso di soggetto cosciente - in piedi o seduto - e non ti senti in grado di effettuare la manovra di Heimlich, in alternativa a fai piegare in avanti chi soccorri, con la testa più bassa del torace, dando alcuni colpi tra le scapole con il palmo della mano. |
In caso di svenimento | Se chi sta soffocando, sdraiato a terra o sulla sedia a rotelle, sviene a causa dell’asfissia (mancanza di ossigeno al cervello), in attesa dell’ambulanza devi metterlo disteso sulla schiena con la testa girata di lato. Dopo aver rimosso i residui di cibo dalla bocca, devi metterti “a cavalcioni” sopra di lui all’altezza delle cosce e appoggiare le mani sovrapposte tra ombelico e gabbia toracica. Premi poi con decisione, spingendo contemporaneamente verso lo sterno, proseguendo fino a quando il soggetto riprenderà a respirare da solo. |
Comportamenti da evitare
Ci sono infine alcuni comportamenti, diffusi ma assolutamente sbagliati, che non devono essere mai messi in pratica perché non solo inutili, ma potenzialmente in grado di causare danni, peggiorando lo stato di soffocamento.
COSA NON FARE IN CASO DI SOFFOCAMENTO
Non dare da bere | Anche l’acqua, o altri liquidi, potrebbe infatti entrare nelle vie respiratorie |
Non mettere le dita in gola né praticare la respirazione bocca a bocca |
Il cibo andato di traverso potrebbe scendere ancora più in basso
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Non dare colpi a caso sulla schiena né far guardare verso l’alto |
Il cibo inalato potrebbe spostarsi aggravando l’ostruzione
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Non cercare di indurre il vomito | la persona che stai soccorrendo potrebbe facilmente inalare il rigurgito, peggiorando il soffocamento |