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Nutrizione
DIFFICOLTÀ DI ALIMENTAZIONE

Difficolta di Alimentazione

Emily S.
Emily vi raccontera’ delle difficolta’ di alimentazione e dei fabbisogni nutrizionali di un bambino con paralisi cerebrale:
Non è facile ma diventerà una routine..

Paralisi cerebrale e nutrizione


Probabilmente sapete già che i bambini affetti da paralisi cerebrale spesso hanno difficoltà ad alimentarsi.

 

Fin dalla nascita ha avuto problemi di alimentazione, qualsiasi cosa bevesse gli andava di traverso

Fin dalla nascita ha avuto problemi di alimentazione, qualsiasi cosa bevesse gli andava di traverso

Ma perché è così?


La verità è che l'atto del mangiare richiede il coordinamento simultaneo di un gran numero di gruppi muscolari (soprattutto muscoli facciali). Dal momento che la paralisi cerebrale colpisce il movimento del corpo e il controllo muscolare, anche l'atto del mangiare può essere influenzato.


Le difficoltà di alimentazione possono essere stressanti per tutta la famiglia, trasformando momenti piacevoli in lunghi periodi di tentativi ed errori.


Se le difficoltà alimentari persistono, il bambino potrebbe non ricevere abbastanza nutrimento, e questo potrebbe influenzare la sua crescita ed il suo sviluppo.


In questo caso, l’equipe sanitaria che ha in cura vostro figlio può aiutarvi a pianificare e superare queste difficoltà.


È opportuno consultarli prima di pianificare qualcosa di nuovo o di decidere di apportare modifiche alla dieta del bambino.


È importante ricordare che le esigenze di vostro figlio cambieranno nel tempo. Per questo motivo è importante verificare con il proprio medico se il piano alimentare sia adatto alla valutazione fisica e globale del bambino in crescita e in via di sviluppo.


Il vostro professionista sanitario di riferimento porrà alcune domande per valutare i problemi legati all’alimentazione oppure alla deglutizione.

Le possibili domande potrebbero essere:1

  • Quanto tempo ci vuole per nutrire il vostro bambino?
  • I pasti sono stressanti?
  • Il bambino sta aumentando di peso?
  • Durante o dopo i pasti il vostro bambino mostra segni di malessere respiratorio (tosse o respiro corto)?

A seconda delle risposte, il vostro professionista sanitario vi proporrà la soluzione nutrizionale più adatta per il vostro bambino.


Ma innanzitutto vi starete ponendo una serie di domande e vorrete raccogliere il maggior numero di informazioni possibili per essere preparati.

Nelle sezioni seguenti, presenteremo alcuni esempi di difficoltà di alimentazione correlabili all’alimentazione:

Riferimenti bibliografici:

  1. Penagini F et al. Dietary Intakes and Nutritional Issues in Neurologically Impaired Children. Nutrients.2015;7(11):9400-15.
Se il tuo bambino non mangia, può portarti in situazioni in cui non ti vorresti trovare.. Io non mangiavo perché lui non poteva mangiare.

Miriam, mamma di Yehoshua

Curare la disfagia


La disfagia, detta anche disfunzione motoria orale, è di gran lunga la difficoltà correlabile all’alimentazione più comune nei bambini con paralisi cerebrale da moderata a grave.1


In genere, una persona con disfagia ha difficoltà a deglutire cibo e/o liquidi. La disfagia non solo può portare alla malnutrizione, ma può anche indurre una serie di problemi respiratori, come la polmonite, a causa di aspirazioni ricorrenti (quando il cibo o il liquido entrano nelle vie respiratorie o polmoni, a causa della difficoltà di deglutizione).


Alcuni segnali potrebbero indicare che vostro figlio soffre di disfagia. Ecco un elenco parziale2:


  • Tosse e/o soffocamento durante il pasto
  • Cambiamenti di colore del viso mentre il bambino mangia
  • Fatica/sudorazione durante l'alimentazione
  • Difficoltà nel trattenere il cibo in bocca
  • Tempo prolungato per il pasto
  • Una tosse cronica
  • Scarso aumento di peso

Se si osserva uno dei seguenti segnali o si hanno dubbi in tal senso, si consiglia di consultare il proprio medico.


Adattare la consistenza e l’omogeneità dei cibi che il bambino assume e garantire una postura corretta durante l’alimentazione sono metodiche possibili per affrontare la disfagia.

→Verificare la sezione relativa alle strategie nutrizionali


Riferimenti bibliografici:

  1. Penagini F et al. Dietary Intakes and Nutritional Issues in Neurologically Impaired Children. Nutrients.2015;7(11):9400-15.

Comprendere il reflusso gastroesofageo


Il riflusso gastro-esofageo, noto anche come MRGE, è un altro disturbo molto comune dell'alimentazione.1,2 Si verifica quando il contenuto dello stomaco risale nell'esofago. L’MRGE può causare dolore, vomito e danni all'esofago, perché il liquido che si forma contiene acido proveniente dallo stomaco, enzimi e bile. L’MRGE può essere controllata attraverso farmaci specifici che possono essere prescritti dal medico.


Alcuni consigli sullo stile di vita potrebbero anche aiutare ad alleviare la condizione, come il corretto posizionamento del bambino (evitare di far sdraiare il bambino subito dopo i pasti.)


Riferimenti bibliografici:

  1. Penagini F et al. Dietary Intakes and Nutritional Issues in Neurologically Impaired Children. Nutrients.2015;7(11):9400-15.
  2. Sullivan PB. Gastrointestinal disorders in children with neurodevelopmental disabilities. Dev Disabil Res Rev. 2008; 14(2):128-36.

Prendersi cura delle altre condizioni


Il vostro bambino può anche soffrire di condizioni associate come:


Stitichezza


La stitichezza è un problema frequente nei bambini con paralisi cerebrale. Fino al 74% dei bambini con gravi disabilità ne soffre.1 I fattori che contribuiscono alla stitichezza sono:1


  • Ridotto apporto di fluidi e fibre
  • Anomala motilità intestinale
  • Immobilizzazione prolungata
  • Anomalie scheletriche
  • Ipotonia generalizzata (riduzione del tono muscolare)

Episodi ricorrenti di stitichezza possono portare a nausea cronica, vomito ricorrente, dolore addominale e, in ultima analisi, riduzione dell'assunzione di cibo.1


Un bambino affetto da stitichezza può rifiutarsi di mangiare a causa del dolore alla pancia e, quindi, potrebbe non avere la nutrizione necessaria per una corretta crescita e per lo sviluppo.1


Obesità


In alcuni casi di mobilità molto limitata, i bambini sono maggiormente a rischio di obesità.

I bambini in sovrappeso che hanno un IMC (indice di massa corporea) >95° percentile sono a maggior rischio di obesità e devono seguire un piano nutrizionale personalizzato.2


Riferimenti bibliografici:

  1. Penagini F et al. Dietary Intakes and Nutritional Issues in Neurologically Impaired Children. Nutrients.2015;7(11):9400-15.
  2. Centers for Disease Control and Prevention, Defining Childhood Obesity, available at: https://www.cdc.gov/obesity/childhood/defining.html, accessed on 27032018